Da numerosi manoscritti ritrovati, alcuni risalenti al 992 d.C. la splendida cittadina di Polignano a Mare incastonata sulle favolose scogliere a picco sul mar Adriatico, ha una storia molto antica e stando ad alcuni autorevoli studiosi, l’antica città greca di Neapolis potrebbe essere una delle due colonie che, nel VI secolo a. C., Dionigi II di Siracusa fondò sulle coste adriatiche.
Secondo alcune indagini archeologiche, ci sarebbe stato un villaggio risalente all’età del bronzo e che grazie alla sua posizione strategica caratterizzata dai tanti approdi naturali, divenne un importante scalo portuale. Nel II millennio a.C. l’arrivo degli Iapigi spinse gli abitanti dei villaggi a trasferirsi nella zona dell’attuale centro storico e a iniziare a creare il primo agglomerato urbano. E’ anche attestata la frequentazione di questi luoghi da parte di viandanti e mercanti Corinzi e Attici soprattutto nell’età del ferro, quando la stessa terra di Bari venne chiamata Peucezia.
Successivamente, nel III sec. a. C. Polignano divenne importantissimo punto di riferimento e strategico per la potenza vicina Taranto, ex capitale della Magna Grecia e vera padrona dello Ionio, con il quale aveva rapporti e scambi commerciali.
Anche i Romani considerarono strategica la posizione di Polignano a Mare tanto da farci passare la via Traiana che collegava Roma, capitale dell’Impero a Brindisi. Nel VI sec. con la giurisdizione dell’Impero Bizantino, fu adottato il culto Ortodosso, ma con l’avvento dei Normanni che dominarono fino al 1194, ritornò il Cristianesimo e il prestigio e i fasti del Paese crebbero, anche e soprattutto grazie all’opera dei Benedettini, presenti e radicati sul territorio con due monasteri. L’Abbazia di San Vito è tutt’ora visibile in tutto il suo splendore.
La dominazione Angioina resa ancora più fitti e fruttuosi i rapporti commerciali con altri costieri e molti ricchi mercanti veneziani, elesseroPolignano come loro dimora, tanto che nel XVI sec. anche Polignano rientrerà sotto il dominio veneziano per vent’anni. Ancora oggi nel centro storico è presente il palazzo del Doge dove risiedeva il governatore veneziano.
Durante la dominazione degli Aragonesi, le attività commerciali si svilupparono ancor di più, furono erette delle opere di difesa del paese iniziando dalle coste specialmente dalle incursioni dei Turchi. Polignano ormai aveva assunto un’importanza notevole tanto da essere più volte visitato dai reali, prima nel 1797 da re Ferdinando I delle Due Sicilie e nel 1807 dal re Giuseppe Bonaparte.
Abolita la feudalità, il generale francese Gioacchino Murat, re di Napoli, volle visitare Polignano per potenziarne le capacità militari e mercantili esportando in particolare olio, mandorle, carrube e vino e s’importavano pellame, tessuti, legname e cavalli e facendo dell’agricoltura il suo punto di forza economico.
E’ tutt’ora un grande centro di riferimento agricolo in tutta la Puglia con alcune produzioni d’eccellenza come la Patata e la Carota Polignanesi oltre a una grandissima varietà di frutta e verdure che vengono esportate in Italia e in tutta Europa. Ormai diventato punto di riferimento turistico nel sud est barese viene denominato “la perla dell’Adriatico” per la sua bellezza, per i suoi paesaggi naturali fantastici e per degli scorci che hanno fatto il giro del Pianeta attirando l’attenzione di turisti e visitatori da ogni parte del Mondo.